È arrivato in cima al Cermis, Elia Barp (nell’immagine Newspower). Ieri sulla pista da sci trentina (l’ultima parte del tracciato presenta tratti con pendenza che vanno dal 26,5% al 28%) si è conclusa la 18.ma edizione della gara a tappe che quest’anno si è svolta tra Italia (Dobbiaco e Val di Fiemme) e Svizzera (Davos). Sette tappe in nove giornate che hanno visto il finanziere di Trichiana, classe 2002, chiudere al 34.mo posto. Per Barp, al primo anno stabilmente in Coppa del Mondo, si è trattato di un ottimo esordio: nelle sette gare ha colto il 20.mo posto nella sprint di Dobbiaco, il 27.mo nella 10 in classico e il 35.mo nella 20 km a inseguimento skating, sempre a Dobbiaco; rispettivamente il 15.mo e il 40.mo nell’inseguimento in classico di Davos; il 19.mo nella 15 km in classico mass start e il 34.mo nella scalata del Cermis in Val di Fiemme.
Il ragazzo che ha disputato le prime gare al Gs Castionese e pii è cresciuto allo Ski College Veneto di Falcade è stato uno dei quattro azzurri che ha portato a termine il Tour dei dodici che erano partiti da Dobbiaco.
«Sono contento di averlo portato a casa e di aver portato a casa tanta esperienza»» sintetizza Elia. «La gara finale è un qualcosa a sé, di fondo ha ben poco: sono salito al Cermis come potevo, cercando di non partire troppo forte e cercando poi di guardare e di imparare dagli altri».
«Credo che questo Tour mi abbia insegnato parecchio» dice ancora Barp. «Mi ha regalato belle soddisfazioni, come ad esempio essere tornato a disputare le fasi finali della sprint. Ho preso fiducia anche nelle lunghe distanze. E mi sono divertito, ad esempio nella sprint in notturna di Davos, dove c’era parecchia gente ad applaudirci».
Adesso qualche giorno di riposo e poi il finanziere tornerà in Coppa del Mondo: lo attendono gli appuntamenti di Oberhof (Germania, 19-21 gennaio) e Goms (Svizzera, 26-28 gennaio) prima dell’appuntamento con i Campionati del Mondo Under 23 che si svolgeranno a Planica, in Slovenia, dal 5 all’11 febbraio.
