Nuova sede per Rode, eccellenza nata dalla passione di Rizzieri Rodeghiero

Grande festa oggi ad Asiago per l’inaugurazione della nuova sede di Rode, la storica azienda leader mondiale nell’ambito delle scioline. Una realtà che rappresenta un’eccellenza per il mondo degli sport invernali, per Asiago e il suo territorio, per l’Italia tutta. Nata nel 1952 a opera di Rizzieri Rodeghiero, atleta azzurro e poi tecnico prima di essere imprenditore, oggi Rode è un’azienda consolidata che esporta il 90 per cento della produzione. A capo vi è Roberta Rodeghiero, figlia di Rizzieri e vicepresidente del nostro comitato.

All’inaugurazione della rinnovata sede erano presenti in tanti, del mondo amministrativo locale (in primis il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni) e del mondo italiano degli sport invernali e non solo: dal presidente Fisi Flavio Roda con il consiglio federale al completo alla vicepresidente Coni Claudia Giordani, da Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani ed Emanuele Becchis ai tecnici delle nazionali azzurre e tanti altri.

«La visione di Rizzieri Rodeghiero ha dato vita a una storia dove sport e imprenditorialità sono legate a filo doppio» ha affermato il sindaco di Asiago. «Dobbiamo essere grati a Roberta e alla sua famiglia per questa storia e per questo nuovo capitolo che, con l’ampliamento della sede, rappresenta un segnale forte di ripartenza per tutti noi».

«Avere al fianco un’azienda come Rode, per la federazione è fondamentale» così il presidente Flavio Roda. «Da parte nostra è doveroso un ringraziamento per quello che questa azienda ha fatto e per quello che farà».

«La nostra storia è iniziata nella cucina di mia nonna, dove il papà aveva iniziato giovanissimo a fare i suoi primi esperimenti con i materiali da mettere sotto gli sci giovanissimo» ha affermato Roberta Rodeghiero, con un pizzico di emozione. «Quegli esperimenti poco a poco si sono trasformati in un un lavoro, in un’azienda che oggi è leader mondiale delle scioline. Questa sede rappresenta una vita di lavoro e sacrificio. Se siamo qui oggi è grazie a mio padre».

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