Sostenibilità, innovazione, grandi eventi internazionali. Giovedì 26 settembre, esattamente a meno 500 giorni dall’inaugurazione dei prossimi Campionati del Mondo di sci alpino, nel corso dell’incontro “La Supercittà del Futuro”, organizzato da Corriere Innovazione e promosso da Conai, nella Capitale della Cultura c’è stato il passaggio di consegne sulle buone pratiche green relative ai grandi eventi. Presenti all’appuntamento anche il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e il Vicepresidente del Conai Angelo Tortorelli.
Sul tema della sostenibilità Alessandro Benetton, Presidente di Fondazione Cortina 2021, ha portato anche la sua esperienza di imprenditore e fondatore di 21 Invest con cui da anni è pioniere con Michael Porter della teoria dello Shared Value o valore condiviso e si è poi soffermato sui progetti di circular economy, già in corso di implementazione a Cortina come la gestione responsabile dei rifiuti (o contatore ambientale) con il supporto di CONAI; la collaborazione con il carcere maschile di Venezia per il recupero dei vecchi banner pubblicitari da trasformare in borse, pochette e zaini; la riduzione della plastica monouso e degli imballaggi; il recupero del cibo avanzato per donarlo al Banco Alimentare e ad altri enti del settore; l’implementazione di piani di mobilità sostenibile in collaborazione con Audi ed Enel. Un grande sforzo in chiave green che sta portando la Regina delle Dolomiti all’avanguardia mondiale nell’organizzazione degli eventi internazionali sostenibili.
«Abbiamo vinto l’ansia del 2019 – ha dichiarato Salvatore Adduce, Presidente di Fondazione Matera 2019 – La grande attenzione che abbiamo ricevuto e i tanti progetti che siamo riusciti a realizzare anche in tema di sostenibilità sono andati oltre le nostre più rosee aspettative. Il nostro dovere si chiama adesso Futuro, da costruire guardando alla nostra millenaria storia».
«L’esperienza di Matera 2019 ci carica di responsabilità – ha commentato Alessandro Benetton, Presidente di Fondazione Cortina 2021 – A Cortina siamo chiamati non solo a migliorare quanto già realizzato in chiave di sensibilità ambientale ma a individuare e testare nuovi criteri di sviluppo sostenibile per ripopolare le nostre aree alpine e favorire il permanere delle comunità nei loro territori».
