#LeoniVeneti, la parola a Tommaso Casagrande

Secondo appuntamento con #LeoniVeneti, la serie di interviste dedicate ai ragazzi della squadra maschile di sci alpino del comitato. Protagonista Tommaso Casagrande, dello Sci club Druscié.

Buongiorno Tommaso, come stai passando questo particolare periodo?
Mi sto allenando atleticamente e sto studiando per gli esami universitari della sessione estiva. Studio Ingegneria gestionale a Vicenza.

Come giudichi la tua stagione?
Speravo di raggiungere qualche risultato migliore alle gare del Gp Italia, invece sono stato sempre sottotono. Sono comunque contento di essere riuscito ad abbassare i punti in gigante. Peccato per la chiusura anticipata della stagione. Mi sarebbe piaciuto giocarmi le gare più importanti con i punti più bassi e partendo più avanti.

Gara top della stagione, gara peggiore della stagione e gara in cui hai buttato via una grande occasione …
Gara top il secondo gigante all’Alpe di Siusi dove sono riuscito ad arrivare nei dieci partendo con il 40 e ad abbassare i punti di molto. Gara peggiore il gigante del GpI del Sestriere dove non sono riuscito a prendere l’inversione anche se le condizioni lo avrebbero permesso e l’aspettativa era alta. Occasione buttata il gigante di Santa Caterina dove in prima manche ero lì con i primi e in seconda sono caduto.

Come sono stati gli allenamenti durante la stagione?
In questa stagione gli allenamenti sono stati quasi sempre ottimali sia con il club che con il comitato. In ghiacciaio abbiamo lavorato molto sul gigante e nelle due uscite in capannone sullo slalom. Durante l’inverno, nei mesi di gennaio e inizio febbraio, abbiamo dedicato molto tempo al gigante, poi si sarebbe dovuto lavorare sullo slalom, ma il virus non ce lo ha permesso.

C’è un aspetto in cui devi assolutamente migliorare in futuro?
Sicuramente non si finisce mai di provare ad affinare la tecnica, ma aspiro a migliorare soprattutto l’aspetto psicologico per arrivare in gara sempre pronto e fare il massimo delle mie possibilità.

​La più bella pista sulle quale hai gareggiato? E la pista dei sogni?
La Civetta di Alleghe è una pista molto bella e tecnica, mi piace soprattutto per il gigante ed è un gran vantaggio averla vicino a casa. Il sogno è quello di gareggiare, ma anche solo avere la possibilità di allenarmi, sulla Gran Risa.

Cosa pensi della Coppa Veneto Energiapura e del Circuito GpI?
La Coppa Veneto è un bel circuito che ci permette di confrontarci “in famiglia” e spesso anche con atleti di altre regioni, con gare ogni weekend e consentendo ai più giovani di esprimersi al meglio partendo un po’ più avanti. Il GpI permette di confrontarsi con il meglio che c’è in circolazione e questo è sempre stimolante. L’unica pecca è che spesso ci si gioca la classifica giovani in gare in cui gareggiano anche i Senior, quindi le possibilità di conquistare un buon piazzamento sono spesso minori per il numero alto di pettorale.

C’è un atleta a cui ti ispiri o al quale ritieni di assomigliare? Sinceramente non mi sento di paragonarmi a nessuno, cerco di essere me stesso. Ispirazioni nello sci sono sicuramente Marcel Hirscher e la nuova gen Z di Braathen e McGrath.

Se dovessi paragonare l’allenatore della squadra regionale, Moritz Micheluzzi, a un personaggio del mondo dello sport, a chi lo accosteresti?
Moritz trasmette un’energia e una voglia di andare forte che non si trovano in molti altri allenatori. La grinta con cui ci spinge fuori dal cancelletto mi ricorda molto quella che aveva Hirscher quando gareggiava.

I tuoi allenatori di club invece?
Cek e Oscar sono una coppia che si completa perfettamente – più organizzato il primo, più creativo il secondo – e che lavora con un obiettivo comune molto chiaro a tutta la squadra. Se dovessi paragonarli a una coppia sportiva mi viene in mente il basket degli anni ’90 dove dominavano coppie celebri come Jordan e Pippen o Stockton e Malone.

Un posto dove ti piacerebbe vivere?
Per ora sto molto bene tra Verona e Cortina.

Ami altri sport oltre lo sci?
Ho giocato a calcio fino a qualche anno fa e sono un gran tifoso dell’Hellas Verona. Per questo, impegni sciistici permettendo, seguo sempre la mia squadra allo stadio e non rifiuto mai un calcetto con gli amici.

Obbiettivo per l’estate? E obbiettivo per la prossima stagione?
Obiettivo per l’estate allenarmi bene per arrivare in autunno più pronto che mai. Per la prossima stagione cercare di fare qualche bella gara soprattutto nel circuito del GpI per provare a giocarmi la classifica e ad abbassare un po’ i punti.

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